Il mineralizzazione della materia organica è il processo attraverso il quale la materia organica viene degradata dai microrganismi del suolo e trasformata in CO2, H2O e composti minerali di base come N2, H2S, Fe(II), Fe(II), Fe(II), N2, H2S, Fe(II), Fe(II), Fe(II), Fe(II) e Fe(II). ecc... a seconda delle condizioni ambientali (aerobiche o anaerobiche) e microbiologiche.
La mineralizzazione rilascia quindi gas come la CO2 e genera nutrienti che saranno assimilati o lisciviati negli strati più profondi.
La fonte di mineralizzazione sulle superfici sportive è data da due origini fondamentali del carbonio:
- Residui di sfalcio, sostanza organica fresca con un basso rapporto C/N
- Sostanza organica matura da radici e foglie con un rapporto C/N più elevato.
Più basso è il rapporto C/N, maggiore è l'apporto di azoto. Rapporti C/N intorno a 8-10 sono ideali per una rapida mineralizzazione.
Circa 30 % del C e dell'N provenienti da queste fonti vengono trasformati in CO2 o N inorganico nelle prime due settimane, indipendentemente dalla composizione microbica (Jiang et al. 2000).
Il bilancio netto dell'azoto rilasciato nel suolo è dato dalla differenza tra l'azoto assimilato dai microrganismi e l'azoto mineralizzato. Ad esempio, nelle stagioni di crescita attive da maggio a ottobre, l'azoto mineralizzato nel Bermudagrass (Cynodon dactilon L.) è stato stimato tra 60 e 154 kg N/ha (Lee et al. 2003).
È importante tenere in considerazione nel programma di fertilizzazione la generazione di nutrienti che avviene naturalmente attraverso il processo di mineralizzazione della materia organica.
Diversi autori, come Kaye et al. 2005 o Shi et al. 2006, stimano, ad esempio, una produzione di azoto da parte del fenomeno della mineralizzazione della sostanza organica compresa tra 0,2 e 2 microgrammi N/g di suolo al giorno.
La produzione di azoto naturale, che può aiutarci a ridurre il nostro contributo come custodi del verde nei fertilizzanti, sarà tanto più elevata quanto maggiore è la quantità di materia organica del suolo o quanto più attiva e numerosa è la comunità microbiologica del nostro terreno.
Autore: Raúl Bragado Alcaraz. Direttore del Greenkeeper de La Manga Club de Golf.
2 Risposte
Informazioni eccellenti, grazie mille.
buone informazioni, diagrammi interessanti